GUIDA PRATICA

Autoconsumo fotovoltaico: i vantaggi di un impianto fotovoltaico domestico

fotovoltaico domestico

L’idea di installare un impianto fotovoltaico domestico non è più un utopia per pochi.

La crisi energetica degli ultimi mesi e l’impennata delle bollette hanno spinto molte famiglie, ma anche tantissime industrie, a informarsi su come installare pannelli sui tetti.

I vantaggi del fotovoltaico domestico

Produrre energia elettrica con un impianto fotovoltaico ha diversi vantaggi.

Primo: si ottiene una rendita extra. L’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico viene convertita e introdotta nella rete. Il gestore locale ce la paga con un corrispettivo monetario.

Secondo: possiamo consumarla, risparmiando in bolletta. Il produttore può anche consumare direttamente l’energia generata dai propri pannelli solari fotovoltaici.

Terzo: possiamo accumulare energia nelle batterie. L’energia prodotta e non immediatamente consumata può essere immagazzinata in batterie, dette anche accumuli, per utilizzarla quando ci serve.

Le batterie ad accumulo sono alla base dell’autoconsumo di energia solare: permettono a una casa, o a un’azienda, di produrre energia solare e di metterla da parte per soddisfare i propri bisogni. Anche di notte, quando il sole non c’è.

L’indipendenza energetica

Di fatto, con l’autoconsumo si può diventare autonomi e indipendenti. Non è solo una questione di risparmio e di sostenibilità: eventuali rincari e speculazioni sul mercato energetico ti riguarderanno molto di meno.

In molti casi esistono incentivi statali per ridurre l’impatto delle spese di realizzazione sia per le imprese sia per le famiglie, riducendo i tempi in cui l’investimento in un impianto fotovoltaico si ripaga.

Abbandonare il gas

Non dimentichiamoci, poi, del ruolo che l’energia solare può avere per liberarsi anche dalla dipendenza dal gas. Il riscaldamento a pompe di calore è un’alternativa sempre più frequente ai tradizionali riscaldamenti basati su caloriferi e caldaie a gas.

Ma il cosiddetto solare termico permette di produrre acqua calda sanitaria, installando impianti in giardino o sui tetti.

Il fotovoltaico domestico: cosa è

Un impianto fotovoltaico domestico è un’apparecchiatura costituita da uno o più moduli, comunemente detti pannelli solari fotovoltaici, che sfruttano l’irraggiamento solare per generare energia elettrica.

È composto da:

  • moduli fotovoltaici che convertono la luce solare in energia elettrica continua;
  • inverter, che consentono di convertire l’energia elettrica continua (CC) in corrente alternata (CA) a 220V o 380V affinché possa essere utilizzata all’interno delle abitazioni;
  • un sistema di accumulo a batteria, per immagazzinare l’energia in eccesso prodotta dall’impianto fotovoltaico e utilizzarla in un secondo momento;
  • la rete di distribuzione elettrica, ossia la rete a cui è collegato l’edificio, in cui può essere immessa l’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico;
  • lo scaricatore di sovratensione, per proteggere le apparecchiature da fulmini o sbalzi di tensione;
  • contatore, per contabilizzare l’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico.

Come costruire un impianto fotovoltaico domestico

A meno che non siate degli installatori professionisti, per installare un impianto fotovoltaico sul tetto di casa potete rivolgervi a un'azienda specializzata oppure direttamente al vostro fornitore di luce e gas.

Ci sono diverse offerte sul mercato.

Otovo

Otovo è una azienda che installa impianti fotovoltaici sui tetti delle case: si occupano di tutto loro, dalla fattibilità del progetto all’installazione.

Sorgenia

Anche Sorgenia ha un pacchetto fotovoltaico che comprende la valutazione della fattibilità del progetto.

Green Genius

Un'offerta particolare è quella di Green Genius, azienda che si propone di installare impianti fotovoltaici sulle case in modo gratuito: la famiglia paga una sorta di canone mensile in base a quanto ha risparmiato rispetto a prima, mentre l'energia in eccesso viene venduta da Green Genius. L'impianto può essere rimosso in qualunque momento.

Chi installa il fotovoltaico residenziale?

Uomo e tra i 35 e i 54 anni. È il profilo dell’acquirente-tipo di impianti fotovoltaici domestici, secondo l’Otovo Solar Index Italy. L’80% di chi compra pannelli solari ha un’età inferiore ai 54 anni (45% nella fascia 35-44; 35% in quella 45-54). La restante parte comprende persone tra i 54 e i 65 anni (14%) e soltanto il 6% supera quest’ultima soglia d’età.

L’impianto fotovoltaico emerge come una forma d’investimento più idonea per chi ha raggiunto una certa solidità economica rispetto ai più giovani.

Analizzando le formule di acquisto, si può notare che il 25% delle vendite avviene tramite processo di finanziamento, mentre il 75% si realizza tramite l’esborso completo per comprare i pannelli (pari a un costo lordo di circa 6.000 euro per un impianto residenziale medio con una potenza di 4,4 kW).

L’impianto fotovoltaico con un sistema d’accumulo: tale formula costituisce il 35% delle installazioni (il 55% avviene con la sola messa in opera dei pannelli). D’altronde, permette di passare da un autoconsumo del 35-40% al 90%, grazie alla capacità della batteria d’immagazzinare l’energia prodotta e non consumata. Il 10% unisce a questi elementi le colonnine di ricarica per i veicoli elettrici, a dimostrazione della crescente sensibilità verso forme più sostenibili di trasporto.

Per tutti i tre macrocomponenti è disponibile una detrazione fiscale del 50%, uno sconto in fattura nella stessa percentuale oppure la cessione del credito d’imposta.

Il 37% degli impianti installati è concentrato nelle regioni del Nord: Lombardia (15%) Emilia-Romagna (12%) e Veneto (10%). Nel Centro Italia spicca il Lazio (12%), mentre nel Sud si distingue la Sicilia (8%). È interessante rilevare anche la differenza nel dimensionamento degli impianti. In Toscana e Calabria si trovano quelli più piccoli (media 3,3 kW) mentre in Trentino-Alto Adige, Puglia e Sicilia sono collocati gli impianti più grandi (rispettivamente 7,5 kW e 6,0 kW per le due regioni del Sud).

Un altro dato importante è la ripartizione delle installazioni per tipologia d’abitazione: il 90% dei lavori riguarda abitazioni indipendenti e villette a schiera, con il 10% invece che interessa i condomini. Ciò riflette i differenti iter d’approvazione per adottare i pannelli solari, al momento più rapidi per chi risiede in edifici autonomi rispetto a chi vive in appartamenti di uno stabile.

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