Boom dei metalli e mobilità green

L’e-mobility spingerà la domanda di metalli. Ce lo racconta un’analisi di WisdomTree sull’impatto della transizione dalla combustione interna all’alimentazione elettrica sulla quotazione di alcuni metalli.

Perché aumentano le auto elettriche

L’analisi, firmata da Aneeka Gupta, Associate Director nella Research di WisdomTree, ammette che è difficile fare previsioni affidabili sulla crescita della e-mobility. Perché questa è fortemente condizionata da politiche (e incentivi) dei governi in ogni paese del mondo (indispensabile per lo sviluppo dell’infrastruttura di rete). Anche l’andamento del prezzo del petrolio potrà rallentare o stimolare la transazione: finché il costo di un’auto elettrica, inteso come acquisto e possesso, sarà superiore a quello di un veicolo tradizionale, allora la e-mobility resterà un vezzo per pochi.

Divieto diesel all’estero

Però, il trend di cambiamento è evidente. La Norvegia si è impegnata a proibire la vendita di veicoli diesel entro il 2025 e l’India farà lo stesso nel 2030. UK e Francia seguiranno nel 2040. Sono messaggi chiari per le aziende e i consumatori. In Cina, nel 2018 entra in vigore una mandato per veicoli “a energia nuova”: al settore automobilistico vengono così imposti requisiti minimi di produzione di vetture elettriche. E anche la California ha varato un programma a favore di veicoli a emissioni zero che potrebbe trovare imitatori negli USA.

Auto elettriche: boom in Cina

L’analisi di Gupta si basa anche sugli ultimi dati di mercato. Il milione di veicoli elettrici passeggeri venduti nel 2017 fa registrare una crescita del 54% rispetto all’anno precedente: la metà delle auto elettriche sono state vendute in Cina. E l’International Energy Agency si è trovata a raddoppiare la previsione sulle auto elettriche, aumentando la stima sulle unità in circolazione nel 2030 da 23 a 58 milioni. I veicoli elettrici a sola batteria sono cresciuti del 63% e gli ibridi plug-in del 40%, lasciando immaginare che il mercato crede allo sviluppo nel medio termine di un’infrastruttura di ricarica abbastanza pervasiva.

Metalli nuovi e batterie elettriche

Una crescita che spingerà la domanda (e i prezzi) dei “nuovi metalli” utilizzati nelle batterie elettriche: nickel, litio, cobalto, rame e alluminio. Le batterie agli ioni di litio, ad esempio, comprendono una famiglia di prodotti chimici per batterie, con varie combinazioni di materiali anodici e catodici. Le tecnologie a ioni di litio si valutano in base a sei fattori:
• costo;
• sicurezza;
• potenza specifica;
• energia specifica;
• performance;
• durata.

Quotazioni in crescita per nickel…

Al momento la tecnologia più diffusa nell’automotive sono gli accumulatori a litio-NMC, acronimo per nickel, manganese e cobalto. Ma l’innovazione tecnologica sembra portare verso una maggiore proporzione di nickel, passando dall’attuale 1:1:1 a un più marcato 8:1:1. Quest’ultima combinazione è più efficiente, costa meno e ha una maggiore densità energetica, pur sacrificando il voltaggio. Da qui le aspettative particolarmente rosee per il nickel.

… alluminio e rame

Anche materie prime più tradizionali, come rame e alluminio, dovrebbero finire al traino della mobilità elettrica. L’alluminio è notoriamente più leggero dell’acciaio e questo permetterà di diminuire il peso dell’auto e il consumo di energia di circa l’8%. Ogni veicolo elettrico richiede poi in media tra gli 80 e i 90 kg di rame, contro il 25 (medi) di un’automobile passeggeri: anche in questo caso, quindi, le previsioni sono al rialzo.

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