Green economy: l’Italia è prima in Europa

Primo gradino del podio per il green. L’Italia scala la classifica dei Paesi europei più attivi nel campo dell’energia rinnovabile, battendo Germania e Regno Unito.

 

Sostenibilità: un trend globale

A stilare la classifica è ING, da dieci anni impegnata nel settore della green economy con oltre 600 milioni di finanziamenti erogati a favore delle imprese del comparto, un Green Bond dedicato e l’attenzione per il Sustainable Real Estate Financing. L’impegno a favore delle energie rinnovabili migliora in realtà un po’ in tutto il mondo. Nel 2016 la nuova potenza installata da fonti rinnovabili a livello globale ha superato quella da fonti fossili, con il 55% della nuova capacità globale, mentre appena dieci anni fa non raggiungeva neppure il 20%.

Le buone performance dell’Italia, non riconosciute all’estero

L’Italia si distingue in particolare nei settori delle rinnovabili, della gestione dei rifiuti/economia circolare e della produzione agroalimentare di qualità. Tuttavia agli occhi internazionali ancora non è degna delle prime posizioni: a livello globale si posiziona al 29esimo posto tra 80 Paesi. Solo per le performance effettive raggiunge la 15esima posizione. Pesano probabilmente gli aspetti della leadership (cioè la capacità di influenza a livello mondiale) e uno scarso impegno sul tema del cambiamento climatico.

Anche il Finance italiano è green

Secondo i dati, però, anche già nel 2015, in Italia il 17,5% dei consumi di energia era coperto da rinnovabili, un valore più alto di quelli registrati in Francia, Germania e Regno Unito. A oggi la percentuale può solo essere cresciuta. Inoltre, anche il settore del credito e della finanza è molto attivo nell’ambito della sostenibilità: basta pensare agli investimenti ESG o ai fondi che escludono gli investimenti in tecnologie inquinanti.

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