Eni. Un 2017 all’insegna della sostenibilità

Emissioni di CO2 ridotte del 15%, un rapporto tra incidenti e ore lavorate pari a 0,33 e 185 milioni investiti in ricerca e sviluppo. Eni chiude così il 2017, in linea con gli obiettivi di sostenibilità fissati a livello di gruppo.

Eni: il 12esimo Rapporto di Sostenibilità

È il 12esimo Rapporto di Sostenibilità a illustrate i risultati. Un bilancio che, come voluto dal Comitato Sostenibilità attivo all’interno del CdA dal 2014, appare conforme con le raccomandazioni dettate dalle principali autorità in ambito ESG: la Task force on Climate-related Financial Disclosure (TCFD) ad esempio, ma Eni è anche membro fondatore della Oil and Gas Climate Initiative (OGCI) e partecipa alla Climate and Clean Air Coalition (CACC) del Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UN Environment).

Riduzione del 43% delle emissioni entro il 2025

Tre sono le aree su cui Eni si è concentrata guardando alla sostenibilità dell’intero gruppo: cambiamento climatico, modalità operative e cooperazione con comunità e terze parti. In questo modo la società si avvia verso l’obiettivo di riduzione del 43% delle emissioni entro il 2025 (a confronto con il 2014); verso una riduzione anche delle emissioni di metano (quasi dimezzate rispetto all’anno precedente); e verso un miglioramento ulteriore del Total Recordable Injury Rate (il rapporto tra incidenti e ore lavorate). Mentre continueranno gli investimenti per la decarbonizzazione (72 milioni sono stati investiti nel 2017) e quelli a favore delle comunità (70,7 milioni nel 2017).

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