Perù: le nanotecnologie di Enel per le acque reflue

Primo impianto per le acque reflue in America Latina. Ad aprirlo nel parco eolico di Wayra in Perù è Enel che, tramite la controllata per le rinnovabili Enel Green Power (EGP), ha messo a punto un sistema tutto nuovo basato sulle nanotecnologie.

Come funziona il nuovo impianto

L’impianto filtra le acque reflue tramite una serie di membrane di ceramica con la nanotecnologia BioGill, che consente ai batteri di depurare l’acqua in modo naturale. Fino al completamento del parco di Wayra, previsto nella prima metà del 2018, il nuovo sistema consentirà a EGP di riutilizzare circa 350 metri cubi di acque reflue nel cantiere per i lavori, riducendo così l’utilizzo totale di acqua sul posto. Inoltre, l’impianto di trattamento delle acque ridurrà l’utilizzo di veicoli a motore per la rimozione del fango, evitando di generare 1,64 tonnellate di CO2 durante la costruzione del nuovo parco eolico.

Il parco di Wayra

L’impianto non genera anidride carbonica: è alimentato da un piccolo generatore eolico da 4 KW con batteria da 2 KW. Si tratta inoltre di un impianto mobile. Non appena la costruzione del parco di Wayra sarà terminata, potrà essere trasportato in altri cantieri. Quello di Wayra è il primo parco eolico costruito da Enel in Perù. Il progetto prevede la generazione di circa 600 GWh l’anno di elettricità senza emissioni per un investimento totale intorno ai 165 milioni di dollari.

«La tecnologia estremamente innovativa che abbiamo introdotto per la prima volta nel parco eolico di Wayra I in Perù, testimonia la leadership di Enel Green Power nel modello di cantiere sostenibile che stiamo applicando in quattro continenti, su progetti che raggiungeranno una capacità superiore a 2 GW nei prossimi due anni – dichiara Umberto Magrini, Responsabile Engineering and Costruction di Enel Green Power. L’iniziativa ci consentirà di valutare in loco l’impatto sociale e ambientale, facendoci compiere un importante passo avanti nell’allineare i nostri cantieri ai fondamenti dell’economia circolare».

 

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