Nuovi arrivi

Omoda&Jaecoo, il gruppo cinese Chery Auto sbarca in Italia

Omoda&Jaecoo Italia

La notizia non è inedita ma l’avvenimento è ormai imminente: il colosso automobilistico cinese Chery è pronto per sbarcare in Italia con il brand Omoda&Jaecoo. Contro ogni previsione, lo farà lanciando come primo modello un Suv compatto con motorizzazione tradizionale endotermica a cui seguirà, nei prossimi mesi, una versione full electric.

Omoda 5 e Omoda 5EV, presentati il 21 e 22 marzo a Milano, si posizioneranno nella fascia medio-alta di mercato, sfidando i marchi europei sul terreno delle proposte per gli automobilisti under 40.

La strategia è già ben collaudata in patria e ha riscosso successi anche nelle esportazioni verso il Sud Est Asiatico, la Russia e il Sud America, Brasile e Messico in primis.

Tra i giganti cinesi dell’automotive, il gruppo Chery è infatti il più orientato ai mercati esteri: un primato conquistato grazie alle oltre 600mila vetture esportate nel 2023, su un ammontare complessivo dalle dimensioni ragguardevoli: lo scorso anno, il gruppo ha venduto oltre 1,8 milioni di auto, per un fatturato complessivo di 42,25 miliardi di dollari e una crescita del 50% sull’anno precedente.

La conquista del fronte europeo, dove l’Italia è il secondo Paese di approdo dopo la Spagna, potrà contare anche su un secondo brand: nel 2024 approderà sul mercato italiano il Suv Jaecoo 7, pensato per una clientela più adulta e con maggiore disponibilità economica. Alla trazione turbo benzina si aggiungerà la versione plug-in con batteria da 19 kWh e 100 km dichiarati di autonomia in modalità elettrica.

Entrambe le proposte sono caratterizzate da un rapporto qualità-prezzo particolarmente favorevole, secondo una filosofia “money for value”: i prezzi ufficiali non sono ancora stati annunciati, ma dovrebbero collocarsi al di sotto dei 30mila euro per Omoda e al di sotto dei 40mila euro per Jaecoo.

«Si tratta di prodotti globali, pensati però nell’ottica di un crescente coinvolgimento progettuale europeo, tramite il centro di ricerca e sviluppo Chery che si trova a Francoforte», spiega Francesco Cremonesi, PR & Communication Senior Manager Italy di Chery International.

Una strategia funzionale alla visione del gruppo, che non considera il vecchio continente come mero terreno di conquista, ma punta ad alimentare riconoscibilità e apprezzamento del marchio. E che trova nel modello di distribuzione un tratto distintivo.

«In controtendenza rispetto a molti marchi occidentali, abbiamo scelto di sviluppare la rete stringendo accordi con concessionari nazionali e locali di alta fascia, realtà di primo piano fortemente radicate sul territorio, dotate di credibilità e prestigio.

La costruzione della rete, che ha richiesto poco meno di un anno di lavoro, può contare al momento su 25 società partner, per un totale di 40ounti vendita in tutto il Paese. Consideriamo la rete un asset assolutamente prioritario, insieme al know hot tecnologico del marchio, particolarmente rilevante nell’area dell’elettrificazione», conclude Cremonesi.

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