Come attivare una fornitura

Quanto costa e quanto tempo ci vuole per attivare il contatore della luce o quello del gas?

L'attivazione della fornitura è l'operazione che permette al cliente finale di poter prelevare luce o gas dalla rete di distribuzione locale. La messa in funzione del contatore, in altre parole, permette l'inizio del contratto di fornitura tra cliente e fornitore. Per ragioni di sicurezza abbastanza ovvie, l'attivazione del gas ha un procedura in genere un po' più articolata rispetto invece a quella della corrente elettrica. Vediamo come e perché.

Come attivare la fornitura della luce

Se vuoi attivare la fornitura di luce, devi rivolgerti alla società con la quale intendi poi stipulare il contratto di fornitura. La società inoltrerà la richiesta al distributore entro 2 giorni lavorativi.

Nel caso di attivazione della fornitura, il distributore dovrà poi provvedere ad attivare la fornitura entro 5 giorni lavorativi dalla data di ricevimento della richiesta.

Per l'energia elettrica, dal giorno in cui si inoltra la domanda al fornitore, l'attivazione deve quindi avvenire entro 7 giorni.

Ci sono vari modi per attivare la fornitura. Tutti i maggiori fornitori dispongono di call center e sportelli fisici sul territorio, ma si stanno diffondendo molto anche le sottoscrizioni online attraverso i siti internet dei fornitori.

Documenti e informazioni necessarie:

Per la luce:     

- Carta d'identità dell'intestatario dell'utenza coi suoi dati anagrafici e recapiti (telefono e mail);    
- Quando possibile, portarsi dietro una bolletta recente che permetta all’utenza di identificare le caratteristiche della fornitura da comunicare al tuo fornitore (profilo di consumi, potenza);
- Codice POD per identificare la fornitura, unico e univoco anche per volture, subentri o cambi di fornitore;

- Potenza del contatore, che in bolletta corrisponde alla voce "potenza contrattualmente impegnata"; - Informare se l'abitazione è di residenza oppure no;

- Codice IBAN in caso di domiciliazione bancaria (soluzione più economica del bollettino postale).

Chi attiva la fornitura di luce e con quali tempi?

La fornitura viene richiesta al venditore e attivata dal distributore, attraverso un comando inviato dalla centrale di controllo per i contatori elettronici, oppure manualmente se si tratta di contattori meccanici.

L'iter complessivo deve occupare al massimo 7 giorni lavorativi. Se l'attivazione avviene oltre il tempo previsto per responsabilità del distributore, il cliente domestico riceve un indennizzo automatico il cui ammontare dipende dal ritardo: 35 euro se l'attivazione avviene entro il doppio del tempo previsto, 70 se avviene entro il triplo del tempo previsto, 105 oltre il triplo del tempo previsto.

Quanto costa attivare la luce?

In regime di maggior tutela i costi per l'attivazione sono trasparenti:

- Contributo fisso di 27,03 € per oneri amministrativi;

- Contributo fisso di 23 €;

- Deposito cauzionale o altra garanzia, se richiesto dall'esercente;

- Imposta di bollo (16 €).

Nel mercato libero per attivare la fornitura i clienti devono invece pagare gli eventuali costi per la prestazione commerciale, come indicato nei singoli contratti; inoltre sovente servirà un deposito cauzionale o altra garanzia, se richiesto dall'esercente all'atto della stipula del contratto di fornitura e poi c’è ovviamente la consueta imposta di bollo (16 euro) prevista dalla normativa fiscale.

Come attivare l'utenza gas

Come per l’energia elettrica, anche per l'attivazione del gas devi contattare la società con la quale intendi poi firmare il contratto. La stessa, poi, inoltra la richiesta al distributore locale entro 2 giorni lavorativi. Una volta ricevuta e approvata la documentazione necessaria (sottoscritta dal cliente e dal tecnico installatore), il distributore deve provvedere ad attivare la fornitura entro 10 giorni lavorativi dal ricevimento della richiesta. In definitiva, le tempistiche prevedono che dalla data in cui si invia la richiesta al fornitore, l'attivazione deve avvenire entro 12 giorni.

Dati e documenti necessari all'attivazione della fornitura di gas:

- Carta d'identità dell'intestatario della fornitura con i suoi dati anagrafici e recapiti (telefonici e e-mail);

- Codice PDR per identificare la fornitura, univoco per ciascun contatore;

- Tipologia di utilizzo della fornitura gas: per cucinare, per il riscaldamento, ecc.


Per completare l’attivazione del gas, il fornitore fornirà ulteriori moduli da compilare: se il distributore non riceve la documentazione completa entro 90 giorni solari dalla data di ricevimento della richiesta, questa verrà annullata e si dovrà quindi ricominciare da capo.

Con quali tempi viene attivata la fornitura di gas?

Il distributore dovrà assicurarsi che la documentazione inviata sia corretta e che l'impianto sia stato installato nel rispetto delle norme. Se la documentazione è incompleta o manca una firma, il distributore invia una comunicazione scritta che indica il documento mancante o la parte non compilata.

L'attivazione della fornitura può quindi avvenire soltanto dopo i tempi tecnici di controllo della tenuta assoluta dell'impianto. Tale controllo può essere effettuato soltanto da un tecnico installatore munito dell’abilitazione ai sensi della legge n. 46/90. Una volta ricevuta tutta la documentazione, il distributore provvede a fissare un appuntamento per l'attivazione entro 10 giorni lavorativi dalla richiesta del fornitore.

Prima dell'attivazione il tecnico del distributore è tenuto a eseguire una verifica della tenuta dell'impianto. La prova per impianti domestici di potenza inferiore a 35 kw è effettuata ad una specifica pressione (100 millibar), per una durata di 15 minuti, e in caso di esito positivo, la società di distribuzione provvede all'attivazione della fornitura.

Se invece l''accertamento è negativo, il distributore sospende l'erogazione del gas e deve comunicare al cliente le motivazioni del diniego. Una volta risolti i problemi, il cliente potrà presentare una nuova richiesta di attivazione.

L'iter complessivo deve impegnare al massimo 12 giorni lavorativi. Se per responsabilità del distributore, l'attivazione avviene oltre il tempo previsto, il cliente riceve un indennizzo di 35 euro.

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