Ricerca CDP e Oliver Wyman

Imprese europee, meno del 25% delle spese in conto capitale per iniziative green

Investimenti green delle imprese

Il 70% delle imprese europee dedica meno del 25% delle sue spese in conto capitale alla decarbonizzazione, mentre un terzo delle aziende, e più della metà di quelle attive in settori ad alto impatto ambientale, indica l’accesso al capitale come uno dei maggiori ostacoli nel raggiungimento degli obiettivi ambientali.

Il dato emerge dalla ricerca “Get the Money Moving” condotta da CDP e Oliver Wyman.

Cresce il numero di aziende europee con obiettivi di riduzione delle emissioni e con piani per la transizione: 1 su 5 dichiara progressi significativi, implementati in aree chiave come lo sviluppo dei modelli di business. In ogni area, i livelli di investimento in capitale giocano un ruolo chiave nel successo delle iniziative.

La ricerca prende in esame settori chiave quali l’automotive, l’acciaio e i trasporti, rivelando che le utility elettriche potrebbero mancare di 285 miliardi di euro gli investimenti complessivi che sarebbero necessari per il passaggio alle rinnovabili, che ammontano in tutto a 1,9 trilioni.

A fronte di linee di prodotti e tecnologie a basse emissioni, ormai emergenti se non diffusi, i modelli di business green oriented sono ancora in fase preliminare di sviluppo e in numerosi settori le politiche governative non hanno spostato lo scenario economico chiaramente in favore beni e servizi più verdi.

Nel settore auto, per esempio, nei prossimi cinque anni il 59% degli investimenti in R&D sarà per devoluto ai veicoli elettrici, che attualmente rappresentano solo il 13% delle vendite.

In generale, le aziende cercano di rifornirsi di beni più sostenibili e di ridurre le emissioni della catena del valore, con obbligo di rendere pubbliche queste ultime, ai sensi della Direttiva UE sulla rendicontazione della sostenibilità aziendale (CSRD), in vigore da quest’anno.

Il settore dell’acciaio è responsabile del 5% delle emissioni di anidride carbonica nell’Unione Europea e ha un ruolo fondamentale affinché l’Unione possa raggiungere gli obiettivi prefissati.

Tuttavia, se gli attuali livelli di investimento non cresceranno, nel 2035 l’offerta di acciaio green sarà inferiore del 30% rispetto al livello della domanda attesa.

Altri ostacoli che impediscono alle aziende di implementare gli aspetti chiave dei piani di transizione riguardano l'inadeguatezza di prodotti e di tecnologie e la scarsa adesione fornitori, a cui si aggiunge il mancato coinvolgimento dei clienti.

Il divario tra obiettivi climatici dichiarati e azioni concrete persiste nonostante la maggior parte delle aziende riferisca di avere in atto un piano di transizione e target per le emissioni.

Dalla ricerca emerge il vero dilemma per i finanziamenti green: mentre molte aziende hanno bisogno del sostegno delle istituzioni finanziarie per scalare i loro progetti a livello commerciale, il settore finanziario chiede prove che tali iniziative possano effettivamente funzionare in modo sostenibile a questo livello.

Tuttavia, il 67% degli istituti finanziari comunica a CDP che sta adottando misure per allineare i propri portafogli al percorso degli 1,5 gradi.

«Gli investimenti sostenibili non sono solo una scelta, ma una necessità. Questa analisi evidenzia diverse soluzioni e significative opportunità per le aziende di innovare e guidare il cambiamento, e illustra i percorsi per sviluppare le soluzioni a maggior impatto, indicando alle aziende e alle istituzioni finanziarie la via verso un mondo sicuro dal punto di vista climatico.

Attraverso la divulgazione di dati di alta qualità, le aziende possono capire meglio dove investire per aumentare la loro competitività, realizzare i loro piani di transizione e attrarre capitali.

Anche le istituzioni finanziarie possono utilizzare queste informazioni per sviluppare modelli di finanziamento che distribuiscano il rischio e consentano l'innovazione del business, mentre i policmaker possono sfruttarle per migliorare le condizioni di investimento nelle iniziative verdi», dichiara Sherry Madera, CEO di CDP.

«La transizione verde in Europa sta guadagnando slancio. Dal rapporto di quest’anno emergono molti segnali incoraggianti, come il numero sempre maggiore di aziende che stanno mettendo in atto piani di transizione e investimenti in crescita. Tuttavia, la maggior parte di esse fatica a modificare i propri modelli di business al ritmo e nella scala necessari.

Oggi gli economics dei modelli di business green restano meno attraenti e più rischiosi di quelli esistenti che cercano di sostituire. Ciò rende anche più difficile per le banche e gli investitori finanziare la transizione, e molte delle società da noi esaminate hanno indicato l’accesso al capitale come una delle principali preoccupazioni.

L’azione collettiva tra imprese e istituzioni finanziarie può aiutare a superare alcune di queste sfide riducendo e condividendo i rischi.

Ma abbiamo anche bisogno di una politica governativa forte, che fornisca incentivi chiari per prodotti e servizi più ecologici, e di un quadro normativo stabile per incoraggiare il tipo di decisioni di investimento a lungo termine necessarie per raggiungere l’obiettivo net zero», conclude James Davis, partner di Oliver Wyman.

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